C’è un luogo a Londra dove le anime di molti nobili e un gruppo di corvi sono tenuti prigionieri, senza possibilità di fuga. Se sulla presenza dei fantasmi non mettiamo la mano sul fuoco, garantiamo però per quanto concerne i sinistri volatili. Secondo la tradizione, il giorno in cui spariranno i corvi dalla tower of London, la monarchia cadrà.
La torre di Londra è un antichissimo edificio risalente all’anno 1000, fortemente voluto da Guglielmo il conquistatore. Benché la si identifichi come “torre”, si tratta in realtà di un complesso molto vasto formato da 21 torri differenti e vari edifici che nel corso degli anni sono serviti come residenza reale, fortezza, prigione e perfino zoo.
Tuttavia se le pareti di questo luogo potessero raccontarvi la loro storia, probabilmente essa sarebbe tra le più infelici di tutta l’Inghilterra: la torre è stata sede di atrocità e tortura, rinomata per i marchingegni diabolici messi a punto al suo interno, primi fra tutti la cicogna e la ruota. Nei mille anni dalla sua costruzione ai giorni nostri, sono stati brutalmente uccisi nobili, uomini dal credo religioso “sbagliato” o oppositori della corona.
L’intero complesso fa ancora bella mostra di se sul confine fra borgo Tower Hamlets e Tower Hill. È aperto ai turisti tutti i giorni dell’anno dalla mattina al pomeriggio al prezzo di 17 sterline. Oltre a tanti segreti e dolorosi ricordi, la torre custodisce i gioielli della corona.
Gli spazi dall’aurea più sinistra sono:
La torre bianca, costruita da Guglielmo il conquistatore nel 1078, utilizzata nel corso degli anni come forte, luogo di tortura e prigione. È la torre più antica del complesso. Nel 1255, in un clima di crescente anti-semitismo, un numero imprecisato di ebrei venne imprigionato ed ucciso. Ubicato nei suoi sotterranei, c’è “little Ease”, un carcere disumano caratterizzato da cellette minuscole dove i prigionieri erano condannati a rimanere perennemente eretti senza potersi piegare o muovere. Nel 1600, alcuni scavi hanno portato alla luce due piccoli scheletri che qualcuno ritiene essere quelli dei principi/bambini Edoardo V e Riccardo duca di York, eredi al trono inglese e misteriosamente scomparsi fra le mura della bloody tower.
La bloody tower, eretta da re Enrico VIII per ragioni di politica difensiva, è un altro edificio che si è guadagnato il suo sinistro soprannome nel corso dei secoli a causa delle barbarie perpetratesi nelle sue anguste celle.
La porta dei traditori, dalla quale passavano tutti i prigionieri destinati alla morte.La lista dei morti nella London tower è così lunga che ci vorrebbero ore per stilarla tutta e probabilmente sarebbe comunque incompleta, tante sono le storie di quei personaggi ormai persi nella notte dei tempi.
La maggior parte dei prigionieri veniva impiccata o decapitata nella collina adiacente alla torre, la Tower Hill, sotto gli occhi del pubblico ludibrio. Fra i prigionieri giustiziati compaiono i nomi di William Wallace, Tommaso Moro, Thomas Seymour , Thomas Cromwell e Guy Fawkes, impiccato, squartato e decapitato.
I più celebri e sfortunati invece erano decapitati al suo interno. Ecco i loro nomi:
William Hasting, oppositore di Re Edoardo IV.
Anna Bolena, moglie di Enrico VIII da lui stesso fatta giustiziare. La donna fu vittima di una congiura che contribuì a metterla in cattiva luce alla vista del re che finì per accusarla di adulterio e stregoneria. Insieme a lei vennero giustiziate altre 5 persone implicate nell’affare.
Margaret Pole, contessa di Salisbury. Enrico VIII la fece giustiziare per sospetto tradimento. Dalle cronache emerge che la sua morte fu straziante: ultrasessantenne, venne trascinata a terra dalla sua cella fino al patibolo, dove un boia improvvisato per l’occasione fallì più volte l’esecuzione ferendola gravemente con undici colpi prima di riuscire ad assestare quello fatale.
Catherine Howard, moglie appena diciottenne del re Enrico VIII, colpevole di aver tradito il re con Tale Thomas Culpepper. Secondo la leggenda le sue ultime parole furono:”muoio da regina, ma avrei voluto morire da moglie di Culpepper”. Lo stesso Culpepper e altre due persone vennero giustiziate poco fuori la torre di Londra.
Jane Boleyn, viscontessa di Rochford. Fu dama di compagnia di Catherine Howard. Re Enrico VIII la fece decapitare alla torre colpevole di aver agevolato Catherine Howard nel suo tradimento.
Jane Grey. Fu regina per soli 9 giorni. Quando per acclamazione assurse al trono Maria la sanguinaria, fece giustiziare lei e il marito Guilford Dudley sospettati di essere eretici. Jane vide morire suo marito e rimase prigioniera nella torre di Londra per 8 mesi, prima di essere decapitata a sua volta.
A causa di questo terribile background, La torre di Londra è considerato uno dei luoghi più infestati del Regno Unito. Gli avvistamenti inspiegabili e le testimonianze di eventi paranormali si succedono dal tredicesimo secolo, quando lo spirito tormentato dell’arcivescovo di Canterbury Thomas Becket terrorizzò alcuni uomini che stavano lavorando alla ristrutturazione della torre per conto del re Enrico terzo, nipote del suo carnefice.
Molti testimoni hanno inoltre riferito la presenza di due ombre minute che la notte sono solite aggirarsi fra i corridoi della Bloody Tower tenendosi per mano. Una guardia che ebbe un incontro ravvicinato con le due presenze, riferì che erano vestite con un pigiama bianco, lo stesso indumento indossato dai piccoli principi scomparsi nella torre e che secondo l’opinione popolare sarebbero stati uccisi da re Riccardo III.
Ma il fantasma che sembra trovarsi più a suo agio all’interno della torre è sicuramente quello di Anna Bolena.
Se è vero, come molti ritengono, che i fantasmi siano emozioni di individui morti violentemente o senza averne consapevolezza, congelate in un “loop” temporale, Anna Bolena potrebbe per davvero essere imprigionata eternamente in quella che fu la sua prigione da viva, incapace di uscirne.
Le guardie della torre affermano di aver più volte visto la sfortunata regina aggirarsi con il volto occultato da un velo o addirittura senza la testa.
Uno degli eventi più inspiegabili riguarderebbe la contessa di Salisbury. Le guardie che trascorrono la notte all’interno della torre affermano di aver rivissuto i drammatici momenti della sua morte e la sua disperata fuga dal boia che tentò di infliggerle il colpo di grazia.
FONTE-->http://enightmare.it/londra
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