Nel mese di giugno del 1947, frenetici messaggi in codice Morse
provenienti dal cargo olandese Ourang Medan furono ricevuti da molte
navi.
Il messaggio inviato era il seguente: “Tutti gli ufficiali,
tra cui il capitano, sono distesi morti in sala nautica e sul ponte.
Forse tutto l'equipaggio è morto”.
Un secondo messaggio venne
ricevuto poco dopo, questa volta una voce alla radio semplicemente
affermò: “Muoio”. Postazioni di ascolto olandesi e britanniche furono in
grado di triangolare la posizione e
tentare il salvataggio della Ourang Medan. Dopo diverse ore la Silver
Star arrivò sulla scena, si riunì una piccola squadra che salì a bordo
dell’apparentemente integra Ourang Medan. Prima di tutto si diressero al
ponte dove trovarono una radio che suonava, diversi membri
dell’equipaggio, tra cui il capitano, morti. Molti altri cadaveri
vennero scoperti sul ponte di carico, tra cui un cane in piedi sulle
quattro zampe, congelato, nell’atteggiamento di ringhiare.
Nessun
sopravvissuto fu ritrovato a bordo, ma la cosa più inquietante fu la
natura dei corpi: tutti congelati con il viso rivolto verso il sole, con
le braccia tese, le bocche spalancate e uno sguardo di immenso terrore
su tutte le loro facce.
Nella sala comunicazioni venne ritrovato
l'autore dei messaggi di SOS, anche lui morto, con la mano ancora sul
Morse, gli occhi spalancati e i denti scoperti. Stranamente, non furono
trovate traccia di ferite o lesioni sui corpi. L'equipaggio della Silver
Star tentò di entrare nel vano di carico, ma una piccola esplosione da
una fonte sconosciuta scatenò il fuoco. Gli uomini furono costretti ad
abbandonare la nave. In pochi minuti la Ourang Medan affondò nelle
profondità del fondale oceanico.
Il destino della Ourang Medan e il
suo equipaggio rimangono un mistero. Alcuni affermarono che la causa sia
riconducibile ai pirati che hanno ucciso l'equipaggio e sabotato la
nave, anche se questo non spiega le smorfie terrorizzate, i corpi
congelati e la mancanza di lesioni sui cadaveri. Altri sostennero che le
nubi di metano o di altri gas nocivi naturali, a contatto con il
materiale chimico trasportato dalla nave, darebbero la motivazione del
disastro. Infine, altre cause vengono ricondotte all’ambito del
paranormale, in particolare entità e fantasmi.
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