La presenza nel Castello di Cortanze, in certe notti e in certe circostanze, è attestata in luci e ombre che ricordano una donna dal capelli lunghi, con una grande veste chiara, con una grande veste chiara, identificata con Viola Maria Galante dei Roero di Cortanze, figlia del conte Ercole, scomparsa in giovane età dopo una travagliata vicenda d’amore e morte.
Viola, raccontavano i nonni e le nonne nelle serate di veglia davanti al fuoco o nelle stalle del vicinato, s’era sciaguratamente invaghita del giovane parroco. Lo seguiva dalla finestra della sua camera nella torre dal castello che domina la chiesa dell’Annunziata.
Un amore
impossibile e soprattutto non corrisposto dal religioso, il cui nome è
scomparso insieme a molti atti dalla parrocchia. Viola non si era mai
data per vinta fino all’orlo della follia: una domenica d’autunno, Viola
era scesa dal castello, era entrata in chiesa dalla porticina riservata
ai nobili del paese, aveva estratto un lungo coltello dalle ampie vesti
ed aveva trafitto davanti a tutti il parroco che si accingeva a
celebrare la Messa Grande. Gli uomini, tra un bicchiere e una partita a
scopa, danno un’altra versione: il parroco è meno insensibile alle
offerte della contessina Viola e la tresca, finita sulla bocca di tutto
il paese, scatena le ire e le minacce del focoso Ercole Roero che, al
colmo dell’esasperazione per l’onta provocata dalla sciagurata,
rinchiude lei nella torre e fulmina lui con un colpo di spingarda
sparato da quella finestra galeotta cogliendolo, anche in questa
versione, sull’altare mentre celebra la Messa Grande. Per Viola, nei due
casi, nessun perdono. Condannata da tutti, non troverà pace “nè da
viva, né da morta”. Questa è la leggenda.
Il castello, la torre, la camera circolare sono reali. La parrocchia ha resistito ai secoli, prima sconsacrata, poi riconsacrata e la porticina riservata ai nobili è stata stranamente murata molto tempo fa. La camera circolare è diventata la camera da letto della “suite” degli sposi, dove passavano le coppie in luna di miele ospiti del maniero. Di fronte alla camera circolare c’è il campanile con i 12 rintocchi di mezzanotte. L’ora di Viola Maria Galante contessina dei Roero di Cortanze che ancora oggi, in certe notti e in certe circostanze, non trovando ancora pace, cercherebbe in quella camera ciò che non trovò da viva.
fonte-->http://www.astigiando.it/…/il-fantasma-del-castello-di-cor…/
Il castello, la torre, la camera circolare sono reali. La parrocchia ha resistito ai secoli, prima sconsacrata, poi riconsacrata e la porticina riservata ai nobili è stata stranamente murata molto tempo fa. La camera circolare è diventata la camera da letto della “suite” degli sposi, dove passavano le coppie in luna di miele ospiti del maniero. Di fronte alla camera circolare c’è il campanile con i 12 rintocchi di mezzanotte. L’ora di Viola Maria Galante contessina dei Roero di Cortanze che ancora oggi, in certe notti e in certe circostanze, non trovando ancora pace, cercherebbe in quella camera ciò che non trovò da viva.
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