Nella Piazza Amedeo IX di Vercelli sorge l'Antico Teatro dei Nobili, un
vecchio edificio fatto costruire da una società di nobili vercellesi.
Nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e restauri, è stato
più volte demolito e poi ricostruito a causa anche di alcuni fatti
drammatici che lo hanno reso tristemente famoso.
La struttura originaria esisteva già agli inizi del '700 ma dopo alcuni decenni, ridotto ormai ad un rudere fu ricostruito.
Da un progetto dell'architetto Nicola Nervi, il 7 ottobre 1787 l'Antico
Teatro dei Nobili riprese a vivere, al suo interno c'erano tre ordini
da 18 palchi ciascuno ed un loggione.
La sera del 14 agosto 1798 il
tetto crollò sulle 150 persone che in quel momento si trovavano dentro
il Teatro, questo tragico fatto causò 16 vittime e una quarantina di
feriti. In seguito il palazzo venne chiuso e, dopo essere stato
ricostruito, venne utilizzato come abitazione civile per alcuni anni per
essere poi ancora abbandonato. Nel 1815, su ordine del Comune, il
Teatro venne ripristinato e divenne nel 1842 il "Teatro civico". Anni
dopo un'altra tragedia colpì ancora: durante la notte tra il 15 e 16
agosto del 1923 un terribile incendio devastò l'edificio; solo nel 1931
fu ricostruito dal Comune e, dopo alcuni anni di attività, venne
definitivamente abbandonato. Questo è quanto racconta la storia
ufficiale, ma ci sono altri inquietanti particolari che caratterizzano
gli avvenimenti del Teatro. Dopo il drammatico crollo del 1798 si
diffusero strane storie di fantasmi, c'era chi affermava che fossero la
causa della tragedia o semplicemente le vittime stesse dell'incidente.
Sembra che le ultime persone che vi hanno abitato fuggirono via dal
Teatro, nel vero senso della parola, a causa dei fantasmi; tentarono in
seguito anche di affittarlo ad un prezzio bassissimo senza mai
riuscirci.
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