Le case dei fantasmi

Le case dei fantasmi

martedì 30 giugno 2015

Archer Avenue

Se si sta guidando di sera lungo Archer Avenue (Illinois) a pochi km a sud ovest di Chicago è possibile vedere una bella ragazza che indossa un lungo abito bianco sul lato della strada. A chi si ferma chiede semplicemente un passaggio e si sistema sul sedile posteriore.
Lei non spiega dove ha bisogno di essere lasciata. Solo quando si inizia ad avvicinarsi al cimitero chiede di fermarsi. La ragazza esce dalla macchina e corre nel cimitero, senza più uscire. Così si comporta il fantasma più famigerato della zona di Chicago, soprannominato “Resurrection Mary”.
Chi è questa giovane ragazza che sta vagando su questa strada negli ultimi 80 anni?
Secondo i racconti locali, Mary era una ragazza che stava trascorrendo una serata con il suo fidanzato al Ballroom Willowbrook quando, per ragioni sconosciute, iniziarono un’accesa discussione. Emotivamente sconvolta, Mary si precipitò fuori della sala da ballo e, sfidando il freddo delle notti d'inverno di Chicago, si incamminò verso casa. Mentre stava percorrendo Archer Avenue, venne tragicamente investita da un'auto. L’automobilista non si fermò e lasciò Mary a terra ferita a morte. A causa del freddo e delle gravi ferite subite Mary morì quella notte.
La famiglia seppellì Mary al Resurrection Cemetery nel suo bel vestito bianco.
La singolarità di questa storia sta nel fatto che ci sono centinaia di avvistamenti ben documentati di questa giovane ragazza, tra cui uno dei primi risalenti al 1939.

lunedì 29 giugno 2015

Lavinia Fisher

Lavinia Fisher, nata nel 1793, è ritenuta essere la prima donna americana serial killer. La storia racconta che, insieme al marito John, nei primi anni del XIX secolo gestiva una locanda a Charleston, South Carolina, USA, chiamata Six Mile Wayfarer House.
Essendo una donna molto bella, con pelle bianchissima e grandi occhi azzurri combinati con ricci capelli corvini, divenne presto oggetto di invidia e le fu portata l'accusa che utilizzasse il suo fascino per aiutare il marito a rapinare e uccidere molti viaggiatori uomini. Il modus operandi degli assassini sarebbe stato il seguente: Lavinia, da sola o in accordo col marito, selezionava i viaggiatori più facoltosi e, dopo averli attirati col proprio fascino, offriva loro del tè avvelenato in una sala appartata. Dopo l'arresto dei Fisher, la Six Mile Wayfarer House fu perquisita a fondo, scoprendo un gran numero di passaggi segreti e nella soffitta lo sceriffo dichiarò di aver rinvenuto oggetti riferibili a centinaia di viaggiatori. Nel seminterrato e nel terreno circostante la casa furono rinvenuti resti umani, corrispondenti al numero di omicidi effettuati dalla coppia.
Marito e moglie furono così ritenuti colpevoli di numerose rapine e di altrettanti omicidi: da coppia avevano vissuto e da coppia sarebbero stati condannati e impiccati.

Le fonti riportano che la mattina del 18 febbraio 1820, i Fisher furono impiccati dietro la prigione di Charleston. John rimase in preghiera fino all'ultimo istante, mentre Lavinia fece la richiesta di essere impiccata e sepolta nel suo vestito da sposa, richiesta che fu accolta. Ella non cessò mai di agitarsi e gridare, almeno finché non le fu domandato se avesse qualcosa da dichiarare prima che si procedesse all'esecuzione. A quel punto lei avrebbe dichiarato: "Se avete un messaggio da portare al diavolo, datemelo, tra poco lo incontrerò!". Dopo di che avrebbe personalmente infilato la testa nel cappio a lei destinato e si sarebbe buttata nel vuoto.
I terribili crimini imputati, la bellezza riconosciuta a Lavinia e la sua tragica fine hanno aggiunto fascino e mistero alla sua storia.
Si racconta infatti che il suo fantasma sia stato visto in diverse occasioni nella prigione della città. I testimoni oculari delle apparizioni l'hanno descritta vestita del suo abito matrimoniale, esattamente come si ritiene fosse stata impiccata. Questo elemento è sicuramente singolare, in quanto fino a recenti ricerche, nessuno aveva mai conosciuto tale dettaglio.

fonte-->http://www.hesperya.net/…/il-fantasma-di-lavinia-fisher-la…/

Il cimitero di Although Mount Carmel

Il cimitero di Although Mount Carmel è il luogo di riposo di vescovi e arcivescovi dell'Arcidiocesi di Chicago e di noti gangsters, ma una delle tombe più famose appartiene a ad un’umile casalinga di origini italiane che morì di parto nel 1921 all'età di 29: Julia Buccola Petta.
Dopo la sua morte, Julia fu sepolta con indosso il suo abito da sposa, insieme con il suo bambino. Poco dopo la sua morte, la madre, Filomena, iniziò ad avere sogni in cui Julia le diceva che era ancora viva. Questi sogni inquietanti continuarono per i successivi sei anni dopo la morte della giovane e non lasciarono pace alla donna.
Dopo molte insistenze, la madre ottenne il permesso di riesumare il corpo di Julia. Una volta riaperta la bara venne rinvenuto il corpo del suo bambino ormai ridotto a poche ossa, ma il corpo di Julia era fresco e intatto, senza segni di degrado o decomposizione.
I presenti alla sua esumazione riferirono di aver toccato le guance di Julia e di averle sentite ancora morbide e dal tenue color rosato. Data la particolarità del fatto, si decise di immortalare con una fotografia il singolare evento.
Ma la storia di Julia non finisce qui. Ci sono state molte segnalazioni riguardanti una figura spettrale di una donna vagare nel cimitero vicino alla tomba di Julia, con indosso un fluente abito bianco da sposa. La tomba di Julia è vicino all'ingresso del cimitero e gli automobilisti di passaggio hanno riferito di aver visto questa figura camminare per il cimitero di notte. Una storia racconta che un bambino venne accidentalmente lasciato al cimitero dalla sua famiglia. Quando tornarono a cercarlo, lo trovarono per mano a una donna in un abito bianco che lo stava accompagnando verso loro. Quando il ragazzo raggiunse la sua famiglia, la donna scomparve.

Castello di Belcourt


Newport è una delle città più antiche degli Stati Uniti. Qui si stabilirono, sin dal 1690, alcune delle famiglie più ricche d'America. I palazzi di Newport sono leggendari, come lo sono le tante storie di fantasmi che accompagnano gli edifici che la caratterizzano.
Uno di questi è il Castello di Belcourt, fatto edificare nel 1894 da Oliver Hazard Perry Belmont, un ricco uomo politico. Ci sono diversi fantasmi documentati all'interno di questa casa lussuosa, ma forse gli oggetti più misteriosi nel castello sono due sedie che si racconta essere infestate dagli spiriti dei cavalieri a cui appartenevano. Le persone che si sono sedute su questi scranni dicono di aver sentito subito freddo, provato nausea e scomodità. Le loro mani sono state colpite da fitte, simili a scosse elettriche e molte persone hanno affermato di aver provato la sensazione di essere seduti su qualcuno. Molti visitatori hanno inoltre vissuto l’esperienza di essere fisicamente trascinati via dalle sedie da una forza invisibile, come a volere che non ci si sedesse su di esse.
Per chi fosse curioso di vivere questa insolita esperienza, il castello organizza appositi tour, anche in orario serale.

Rosina Despard

La diciannovenne Rosina Despard si era trasferita con la famiglia da appena due mesi nella nuova casa di Cheltenham, quando incontrò per la prima volta il fantasma della donna in nero.
La prima esperienza Rosina la ebbe una sera del giugno 1882: si trovava nella sua camera quando udì bussare alla sua porta. Si affacciò al corridoio, ma non vide nessuno. Incuriosita, prese una candela ed uscì ma, ad un certo punto, intravide la sagoma di una donna, alta, vestita di nero che scendeva le scale. Rosina cercò di seguirla, ma la candela si spense improvvisamente, lasciandola nel buio più totale.
Da quella notte, nell’arco dei successivi tre anni, Rosina vide la donna più di una dozzina di volte e come lei anche altri membri della famiglia, la servitù, il giardiniere e persino il piccolo terrier. Gli unici suoni che accompagnavano l’apparizione erano dei colpi sulle porte, dei cigolii alle maniglie, un lieve rumore di passi e i tristi sospiri. La misteriosa figura compiva sempre lo stesso percorso: scendeva le scale, entrava nella sala da pranzo, vi rimaneva diversi minuti osservando il giardino dalla finestra e poi scompariva uscendo dalla porta principale.
Ricerche successive, effettuate grazie a fotografie dell’epoca, identificarono il fantasma come quello di Imogen Hutchins, vedova di Mr. Swinhoe. Pare che la donna amasse molto la sua casa, in particolar modo soggiornare nella sala da pranzo e guardare il giardino dalla finestra.
La famiglia Despards lasciò la casa di Cheltenham nel 1893 e nel 1898 la casa venne adibita a scuola. Durante questo periodo, diverse persone testimoniarono di aver visto una misteriosa donna apparire dal nulla, scendere le scale, attraversare la porta di ingresso e scomparire nel giardino.

Villa Caboto


A Mondello, un paese in provincia di Palermo, sorge una vecchia casa chiamata Villa Caboto. Venne costruita negli anni ‘40 per poi essere abbandonata definitivamente verso la metà degli anni ‘80.
Il passato della Villa è alquanto oscuro e misterioso. La storia riporta che nel 1943 la villa era una casa di piaceri, dove i tedeschi si svagavano. Una notte gli Americani fecero irruzione e sterminarono tutti, comprese le prostitute: da allora si dice che le loro anime vaghino ancora per quelle stanze.
Ad oggi sono ancora numerose le voci che circolano sul suo conto e molte persone hanno vissuto inquietanti esperienze. Chi si è trovato a passare fuori dalla villa di sera ha udito dei rumori inspiegabili provenire dal suo interno: rubinetti che si aprivano da soli, passi, mormorii, singhiozzi, luci provenienti da una delle finestre che si accendevano e spegnevano in continuazione.
L’esperienza più singolare l’ha vissuta una giovane che, capitata davanti alla Villa, è finita misteriosamente in trance. In seguito, dopo essersi ripresa, la ragazza ha raccontato di aver visto una vecchia che rideva sull’uscio della casa e la invitava ad entrare.
Questi episodi e racconti hanno oscurato la fama di Villa Caboto a tal punto che nessuno, in questi anni, si è mai fatto avanti per comprarla o ristrutturala.

Leggenda

Un giorno un giovane pescatore, ancorata a riva la sua barca carica del pescato del giorno, si mise ad aspettare l'arrivo dei suoi aiutanti e nell’attesa si addormentò.
La corrente del fiume trascinò lentamente la sua imbarcazione in acqua e soltanto quando questa urtò uno scoglio, l'uomo si svegliò improvvisamente. Era però ormai troppo tardi, la barca si stava inesorabilmente avvicinando alla cascata e al giovane non rimaneva altro da fare che aggrapparsi e pregare. Destino volle che, miracolosamente, il pescatore riemerse illeso dalle perigliose acque. Il giorno seguente raccontò a tutti la sua avventura, ma la gente non gli credeva e lo additava come impostore. Il pescatore, offeso dall’atteggiamento della gente, disse che avrebbe ripetuto l’impresa per convincere della sua sincerità: se era riuscito a sconfiggere le cascate del Reno nel sonno, non avrebbe avuto difficoltà a cavarsela in stato di veglia. Il giorno seguente il pescatore andò di nuovo sulla riva presso le cascate del Reno. Le persone che assistettero alla sua impresa raccontarono di aver visto la sua barca vacillare fra le sporgenze rocciose e venire inghiottita da un'enorme massa d'acqua. Il Reno restituì soltanto alcuni detriti dell'imbarcazione di legno, ma del cadavere dell'uomo nessuna traccia. Il pescatore era stato vittima, come molti altri prima di lui, di un insidioso vortice sotto le cascate.
Da quel giorno sul fiume, nelle notti di luna piena, è ancora possibile intravedere la sagoma spaventosa del pescatore, che lotta con furia le onde a bordo della sua piccola barca, per poi scomparire nel profondo delle acque della cascata senza lasciare alcuna traccia.

Il fantasma di Soragna


Soragna è un piccolo paese della provincia di Parma immerso nel fascino della pianura padana, che vanta origini medievali. Il suo castello, con la sua mole massiccia è, ancora oggi, un luogo di irresistibile suggestione.
Nelle stanze del “maniero inespugnabile” (come veniva denominato allora la rocca) si aggira l’anima senza pace di Cassandra Marinoni, conosciuta col nome di Donna cenerina, chiamata così perché il fantasma nelle sue apparizioni è di un colore cinereo.
Cassandra era la sposa di Diofebo II Meli Lupi Marchese di Soragna. Narra la storia che nel 1573 Cassandra venne assassinata in modo truculento assieme alla sorella Lucrezia. Le sorelle erano assieme quando il conte di Anguissola, marito di Lucrezia, dopo aver indotto alla separazione coniugale la moglie, decise di eliminarla per ricevere in eredità la ricca dote. Lucrezia ricevette 32 coltellate e la sorella Cassandra 13, la cui unica colpa era quella di essere nel posto sbagliato.
Quell'omicidio scosse il piccolo feudo e provocò l’intervento del governatore di Milano e del re di Spagna Filippo II ed entrambi decretarono la condanna a morte del conte Giulio Anguissola che nel frattempo si rese latitante. Il delitto restò però impunito.
Da allora Cassandra si aggira senza pace nel castello facendo sentire la propria presenza con rumori insoliti e fenomeni spesso inspiegabili in altro modo. Sembra altresì che il suo passaggio sia presagio di funerei accadimenti per i membri della famiglia che ancora oggi abitano nel castello.

venerdì 26 giugno 2015

#lecasedeifantasmi

Gettysburg


Ci sono luoghi nel mondo dove la violenza e la sofferenza sembrano segnare il tempo. 
Uno di questi è Gettysburg, in Pennsylvania, dove si svolse nel 1863 una delle più violente battaglie della Guerra di Secessione americana.
Questo conflitto è ricordato come uno dei più sanguinosi della guerra di secessione americana e si concluse con una netta vittoria delle forze dell’Unione. I Confederati, al comando del generale Lee, invasero la Pennsylvania per minacciare le vie di comunicazioni e di rifornimento unioniste e costringere l’Armata del Potomac ad abbandonare il fronte virginiano ed accettare una battaglia decisiva in terreno sfavorevole ed in inferiorità tattica. L’azione dell’artiglieria tuttavia non fu sufficiente ad indebolire in modo decisivo le solide linee dell’Unione e nonostante gli sforzi della fanteria confederata lanciata all’attacco, l’azione fallì. Diverse brigate furono quasi completamente distrutte e il generale Lee fu costretto a ripiegare a sud. Tra i nordisti si misero in mostra due generali di cavalleria: Custer e Crook, che diventeranno famosi nelle guerre indiane. Si contarono 51000 tra morti, feriti e dispersi.
Oggi, in quelle campagne scenario di guerra, c’é chi giura di sentire il riecheggiare spari e urla. Durante la visita al parco e al memoriale, molti ospiti hanno segnalato eserciti fantasma in marcia o al passo. Altri hanno riferito di tristi mogli fantasma in cerca di coniugi che erano caduti durante la battaglia. Infine pare che, proprio per il sacrificio dei suoi molti uomini, il fantasma più ricorrente sia quello del generale Lee.
Oltre al fondamento storico di questa vicenda è inevitabile ricondursi anche all'ambito paranormale: dove si sono verificati grandi spargimenti di sangue e nei posti segnati da grande sofferenza, come nel caso di un campo di battaglia, le energie di coloro che vi perirono continuano a orbitare in quei luoghi.

La casa di Winchester

La Winchester House è una gigantesca mansion situata a San Jose (California)
La casa è opera della mente di Sarah Winchester, vedova di William Wirt Winchester, figlio dell’inventore dell’omonima arma da fuoco.
Sarah ebbe una figlia da Wirt, la quale all’età di 10 anni si ammalò gravemente e morì. Era il 1866 e 15 anni dopo, nel 1881 anche suo marito fece la stessa fine e la lasciò sola. In preda allo sconforto la vedova Winchester cominciò a interrogarsi sul perché di tutto ciò e nella sua ricerca incappò in una medium di Boston, la quale le spiegò la sua malasorte.
Secondo la sedicente spiritista sui Winchester gravava una maledizione e lei, Winchester acquisita, non ne era esclusa. L’invenzione del signor Winchester aveva messo fine a tantissime vite, interrotte bruscamente da uno o più colpi di Winchester; anime vendicative cercavano giustizia dall’aldilà. Sarah Winchester era ormai condannata a sua volta a meno che non avesse placato l’ira di queste anime costruendo una casa che le ospitasse tutte. Ma non bastava: qualora avesse interrotto la costruzione della grande casa, gli spiriti l’avrebbero comunque uccisa.
La vedova Winchester non ci pensò due volte e cominciò a costruire la casa seguendo le regole della medium.
Da allora la vedova Winchester iniziò a dormire ogni notte in una stanza diversa, per confondere gli spiriti che volevano ucciderla.

Crescent Hotel


Il Crescent Hotel si trova al 75 di Prospect Ave, ad Eureka Springs, in Arkansas. 
La sua storia, ricca e affascinante, inizia nel 1886. Durante l’epoca vittoriana il Crescent vive anni di fasto e grandezza e il suo nome acquista notorietà.
Viene costruita anche una stalla per accogliere i cavalli con cui gli ospiti possono cavalcare ed esplorare i sentieri di montagna, mentre ogni pomeriggio e ogni sera la musica dell’orchestra fa da sfondo a feste e balli.
Da allora sono passati molti anni e pare che si siano accumulate un certo numero di storie di fantasmi e di apparizioni: la donna in giardino, l’infermiera dell’ospedale, Michael e Theodora. Quattro spettri (pare abbastanza poco amichevoli) la cui presenza è stata documentata con video o testimonianze che si sono ripetute nel tempo.
Micheal era un muratore che morì durante la costruzione dell’albergo, mentre lavorava nella stanza 218.
L’infermiera (nel 1940 l’edificio fu trasformato infatti per alcuni anni in un ospedale) fu vista spingere una barella giù dalle scale. La giovane studentessa si lanciò da un balcone, quando dal 1910 al 1930 il Crescent fu una anche scuola per ragazze.
Ancora oggi è possibile soggiornare al Crescent Hotel, per tutti coloro che desiderano verificare le testimonianze di queste apparizioni!

La Casa Maledetta di Nettuno


A Nettuno, cittadina del litorale romano, giace nascosta tra i palazzi della zona moderna una vecchia casa colonica diroccata.
Risalente probabilmente agli anni della bonifica delle Paludi piantine, si tratta dell’unico rudere di Nettuno, centro che dal dopoguerra ad oggi ha visto un intenso sviluppo edilizio e demografico che ha radicalmente mutato le forme di quello che era fino agli anni ’50 un antico e tranquillo borgo medievale marinaro. La casa sorge in una traversa di Via Veneto. Un malandato ed arrugginito cancello, conduce ad una piccola casetta bianca con tetto sfondato. Sotto il terreno della vecchia casa si trovano numerosi cunicoli e gallerie scavati in epoche imprecisate (forse delle cantine romane o medievali) e che servirono come rifugio durante i bombardamenti e gli scontri bellici della Seconda guerra mondiale, che investirono duramente Nettuno. Più di qualcuno provò ad abitarla, ma ogni volta, misteriosamente, dopo pochi mesi i nuovi inquilini l’abbandonavano. L’ultima volta furono compiuti anche dei lavori di restauro, per mettere la casa in sicurezza a causa delle grotte sotterranee, ma presto la copertura in cemento crollò in più punti…: la casa fu quindi abbandonata del tutto, fino a quando divenne, quasi dieci anni fa, nella seconda metà degli anni ’90, un ricovero per un ragazzo straniero sbandato. Questi, tuttavia, morì presto in situazioni oscure: alcuni raccontano che una notte egli venne barbaramente assassinato nella stessa casa, altri dicono di ricordare, invece, che egli addirittura venne bruciato vivo da alcuni balordi e fanatici razzisti in una zona imprecisata di Nettuno, fatto che sarebbe del resto confermato dalla cronaca nera locale di allora.
Ora sono in molti a ritenere questa casa infestata o maledetta, anche se nessuno ama parlarne; anche perché la sua scomoda presenza svaluta sul mercato immobiliare tutte le abitazioni che lo circondano. Il suo effetto visivo, d’altro canto, soprattutto di notte, lascia un senso di profonda inquietudine. Pare che il suo proprietario, vecchissimo, sia ancora in vita ma che egli non voglia per nessuna ragione tornare alla casetta: addirittura si racconta che quando raramente qualche costruttore si fece avanti per comprare il terreno con il rudere, egli non abbia voluto nemmeno acconsentire ad un appuntamento per far vedere la sua proprietà al possibile acquirente. Alcuni dicono che si nascondono nelle viscere di quel terreno strane e maligne creature che non vogliono assolutamente che la casa ritornasse ad essere abitata. Tra pochi anni probabilmente la casetta diverrà “immobile d’interesse storico” e così non potrà essere più demolita, segno di un passato che non ha voluto cedere il passo all’evolversi dei tempi, e forse custode di orribili memorie e segreti che nessuno ha saputo o voluto ancora svelare.
FORSE-->http://www.hesperya.net/…/…/24/la-casa-maledetta-di-nettuno/

Il Castello di Strozzavolpe Poggibonsi


Nel castello di Strozzavolpe trova eco una leggenda che potremo definire classica nel suo genere e per il suo stile.
Situato in una piana poco lontana da Poggibonsi, precisamente sulla Cassia, il maniero venne costruito nel 1154 e gli fu attribuito il curioso nome derivandolo, probabilmente, da quello di Scoriavolpe. Infatti come ogni castello che si rispetti anch'esso possiede il suo fantasma ma, in questo caso, non di un uomo bensì di una volpe che si aggirerebbe nelle notti di luna piena attorno al castello. La povera anima dell'animale vagherebbe nei terreni della fortezza a causa di un certo Bonifazio Duca e Marchese di Toscana, che si ostinò a far voler costruire questo edificio nonostante nei suoi paraggi, all'epoca, vi fosse una strana volpe che sembrava mettere in fuga anche i cavalieri più coraggiosi e indefessi. Nella 'migliore' tradizione inglese iniziò cosi una vera e propria caccia alla volpe, ma invano visto che l'animale sembrava sfuggire ad ogni tipo di inseguimento prendendosi gioco anche dei più abili cacciatori. Fatto ancor più diabolico, come venne allora interpretato, è che la volpe sembrava tener lontano gli sprovveduti avventurieri spuntando loro contro fuoco e fiamme dalla bocca. Il Duca, stufatosi dello scherno dell'animale, avrebbe così deciso di giocare d'astuzia, nascondendosi nel bosco e tendendole un agguato. La trappola riuscì con il povero animale strozzato da un laccio.
La soddisfazione del nobile durò ben poco quando il suo mago gli predisse che il suo castello sarebbe durato tanto quanto il corpo dell'animale. Così fu imbalsamato e al suo interno fu riversato tanto oro quanto lo stesso sarebbe stato in grado di contenerne. Il corpo così fu nascosto nelle fondamenta del castello, in un luogo tanto segreto che nessuno mai sarebbe riuscito a trovarlo. Tre cavalieri furono messi a guardia del curioso 'talismano'. Secondo una più recente leggenda, sul finire dello scorso secolo un muratore riuscì a trovare un lauto bottino ma appena presolo in mano sarebbe stato scacciato dagli spettri dei tre cavalieri anticamente messi a guarda del luogo. Leggende o miti che siano ancora oggi la gente del posto racconta come, nelle notti di luna piena, si veda aggirarsi nella zona una grande volpe che sembra sempre nascondersi nel fossato del castello, oggi prosciugato.
fonte-->http://www.hesperya.net/…/il-castello-di-strozzavolpe-pogg…/

Il Fantasma del Castello di Leap


Terribili storie si raccontano sul Leap Castle percorrendo tutta l’isola. Si dice che Anne, la proprietaria del castello, saluti periodicamente con un “buongiorno” il fantasma di un vecchio signore seduto su una sedia davanti al caminetto.
Una normalità inquietante e insolita, ma forse non troppo per chi abita nel castello più infestato dell’Irlanda.
Già in epoca antica il castello era evitato dai paesani, data la fama sinistra di cui si era circondato. Rimasto sfitto fino agli anni 70′, il castello rischiava di cadere in rovina. Alcuni, interrogati da esperti, giurarono di avere visto delle luci all’interno del castello abbandonato. Furono descritte come “luci di candele”. Le apparizioni del fantasma di tipo “elementale” si manifestano accompagnate da uno strano odore e da temperature fredde. Le più ricorrenti sono nella “Cappella insanguinata”, testimone di un orrendo delitto. Un prete mentre celebrava messa fu ucciso dal fratello per motivi di faide familiari per il comando del clan. Un delitto fratricida contornato da blasfemia. Forse è questa la causa dell’origine del fantasma? In realtà degna di nota è sicuramente la scoperta dell’oubliette, ossia una piccola prigione segreta dove venivano gettati prigionieri e lasciati morire. Magari nemici del clan o prigionieri di guerra. Uno spuntone accoglieva il corpo del malcapitato che, se non avesse trovato la morte in quel modo, avrebbe dovuto patire pene orrende per la fame e la sete. Alla fine dell’800 nella prigione si trovarono scheletri umani accatastati gli uni sugli altri che andarono a riempire ben 3 carri di ossa. Curioso il ritrovamento di un orologio da tasca del 1840 vicino agli scheletri.

Miss Darby descrisse l’apparizione di uno spirito dall’aspetto mostruoso: fu descritto come” un corpo in decomposizione accompagnato da odore sgradevole”.
Negli anni 70′ l’australiano che comprò il castello chiamò un esorcista che spiegò che i fantasmi non erano malevoli ma che non volevano più andarsene.
Infatti i nuovi proprietari Annie e Sean raccontano di strane storie. Sean, l’uomo, lavorava al restauro del castello e improvvisamente si ruppe il menisco cadendo inavvertitamente dalla scala “come fosse stato spinto”. Casualità certo, se non fosse che dopo la sua convalescenza si ruppe nuovamente la caviglia durante i lavori per un incidente.

FONTE-->http://www.hesperya.net/le-ghost-stories/

LA BIBLIOTECA WILLARD


E' famosa, forse anche grazie alle apparizioni di entità registrate nelle videocamere di sorveglianza. Si tratta della Biblioteca Willard a Evansville, nell'Indiana.
La biblioteca si trova all'interno di un bellissimo edificio stile vittoriano, un vero capolavoro gotico. Ma i centinaia di visitatori che ogni giorno cercano un libro in prestito, non sono gli unici ad essere notati dalla videosorveglianza. Vi è anche lo spirito inquietante di una donna velata in grigio. Si aggira in silenzio e alcuni dicono che si tratti di Louise Carpenter, figlia del fondatore della biblioteca, Willard Carpenter. Willard prima della sua morte disse che avrebbe lasciato la maggior parte del suo patrimonio alla biblioteca e nonostante Louise lo avesse citato in giudizio, perse.
Forse, dicono alcuni, Louise morì con questo rancore ed ossessione per la proprietà e, a quanto pare sembra non desistere anche dopo la sua morte. Ma molti dipendenti della biblioteca sostengono che The Grey Lady non è malvagia: hanno più volte visto la Signora in Grigio aggirarsi senza disturbare.
Ci sono segnalazioni di centinaia, forse migliaia, di incontri spettrali con la Willard. A volte la sua presenza è accompagnata dal forte profumo di muschio. Altre volte, si fa notare spostando dei libri, accendendo o spegnendo luci, aprendo o chiudendo i rubinetti dei bagni.

SU INTERNET SI TROVANO TNTISSIME FOTO...
FONTE-->http://www.hesperya.net/…/…/willard-la-biblioteca-infestata/
http://misteriosenlaweb.blogspot.it/…/fantasmas-en-la-bibli…

giovedì 25 giugno 2015

Abbey de Mortemer – Lisors (Francia)


L’abbazia di Mortemer è considerata essere il convento più infestato di tutta la Francia. Un monastero cistercense costruito nel 1134 a Lisors, non lontano da Rouen, esorcizzato nel 1921. Molte leggende e storie di fantasmi hanno l’abbazia come sede. Matilda d’Inghilterra ha vissuto rinchiusa qui per cinque anni per volere di suo padre Henry I d’Inghilterra e dopo la sua morte è tornata a infestare questo luogo.
Quattro monaci furono uccisi durante la Rivoluzione Francese e ora vagano per l’abbazia.
Se vedete un gatto nero siete probabilmente in presenza del gatto di un goblin che fa da guardiano al tesoro del monastero.

Chateau Miranda – Ardenne (Belgio)


Chateau Miranda, progettato dall’architetto inglese Milner nel 1866, è stato abitato fino al 1991 per poi cadere in completo disuso. Il municipio del paese si è offerto di ristrutturare il complesso, ma i proprietari, la cui famiglia ha vissuto in queste stanze fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, rifiuta di cedere il castello e il suo terreno. Quando i proprietari hanno lasciato il castello è stato trasformato in un orfanotrofio ed è diventato noto anche come Chateau de Noisy o Home de Noisy. Dal 1980 è stato utilizzato per le attività all’aria aperta dei bambini. Adesso quasi tutte le 500 finestre che lo compongono sono a pezzi e parti di esso sono crollate. È in uno stato di completo sfacelo, tanto che nel 2013 ne è stata chiesta la demolizione. Una leggenda racconta di una donna vestita di bianco che vaga per il palazzo e osserva i visitatori dalla sua torre. Fa parte della famiglia che viveva nel palazzo e continua ad infestarlo.

Cimitero di Nameless – Vienna (Austria)


Il cimitero di Nameless è uno dei luoghi più infestati dell’Austria. In alcune tombe sono sepolti i corpi che sono stati portati qui, a riva, tra il 1845 e il 1940. Appartengono alle persone che sono annegate senza una ragione plausibile. Alcuni dicono che sono i corpi di chi ha commesso il suicidio buttandosi nel Danubio. C’è una corrente nel fiume che trasporta tutti i corpi in questo luogo, proprio dove si trova il cimitero. Molti non sono stati ancora identificati e non hanno nome sulla tomba. 104 morti annegati sono sepolti qui e 61 ancora non hanno nome o pace.

Ochate – Burgos (Spagna)


Scomparso due volte, prima nel 13° secolo e poi nel 19°,
Ochate è un piccolo villaggio maledetto. Molte leggende legate al mondo del paranormale sono ambientate qui, un luogo di pellegrinaggio obbligato per gli esperti in materia. È diventato particolarmente famoso dopo il 1980, quando è stato avvistato nel villaggio un UFO. Anche la Deusto University ha scritto un ambiguo resoconto dell’evento che non nega l’avvistamento dell’oggetto alieno. Secondo la leggenda, Ochate è stato abbandonato per le peste del 1860, 1864 e 1870 (vaiolo, tifo e colera), ma queste date non corrispondono con quelle della piaga in quest’area.
Sparizioni, episodi di combustione spontanea, registrazioni della voce di spettri, strani apparizioni, luci e anche temporanee sparizioni di un’intera unità dell’esercito nell’area, concorrono a rendere misterioso e inspiegabile questo luogo.

I fenomeni nel dettaglio
Tutti gli episodi raccontati qui sotto sono presi dalla stampa spagnola, da quella basca in particolare. Suggestioni di massa? Scherzi ben congeniati? Ancora il mistero non è stato risolto.
Ecco una lista dei presunti fenomeni rilevati a Ochate e narrati dalla stampa per la prima volta nei primi anni '80: epidemie selettive, sparizioni misteriose di uomini e animali, luci e suoni di origine sconosciuta, morti improvvise e inspiegabili.
Non manca una segnalazione, risalente al 1947, di un uomo che avrebbe visto una luce nel cuore della notte; seguendola avrebbe poi trovato un medaglione di materiale sconosciuto, raffigurante la Vergine Maria.
Ovviamente il mistero più grande rimane però la famosa astronave fotografata nel 1981 da Prudencio Muguruza nei pressi di Ochate, foto poi venduta a caro prezzo alla stampa locale. Ci sono ancora dibattiti sulla veridicità di tale scatto (che io purtroppo non ho trovato in rete...)
Negli anni successivi i fenomeni si sono ripetuti a intervalli regolari. E' da evidenziare la singolare esperienza capitata nel 1987 a due compagnie dell'esercito in addestramento proprio nella zona di Ochate. Trovatesi nel bel mezzo di un improvviso banco di nebbia spuntato da chissà dove, sono rimasti per ore isolati dal mondo, visto che tutte le loro radio militari cessarono di funzionare una volta entrati nel banco di nebbia. Le uniche che captavano qualcosa, riuscivano solo a trasmettere strani segnali e interferenze inspiegabili.
Pochi mesi dopo un agricoltore della zona sostenne di aver rivisto un "oggetto luminoso" in volo sopra i cieli di Ochate. Quasi contemporaneamente un altro testimone raccontò di aver visto aggirarsi nei dintorni del paese due creature alte quasi tre metri e dalle teste a forma di cono.
Un investigatore privato ossessionato dalle ricerche su Ochate fu trovato suicida all'interno della sua auto, sempre nel 1987. Questo poco dopo aver tentato un esperimento di psicofonia nei dintorni della necropoli locale.
Qualche mese più tardi un altro gruppo di esperti registrò delle voci sempre nei pressi della necropoli: tra il "segnale bianco" dei nastri si può sentire una donna che dice "cosa ci fa ancora quella porta chiusa?"
Una cosa che ancora non vi ho detto è Ochate, in lingua basca, significa "Porta segreta".

fonte-->http://blog.goeuro.it/luoghi-piu-infestati-dove-passare-la…/
Flickr: Ochate.com
http://mcnab75.livejournal.com/147166.html

METROPOLITANA DI MOSCA - RUSSIA


Un labirinto di tunnel dove in molti giurano di aver visto un treno fantasma. Nella stazione di Piazza Preobrazhenskaya, costruita su un antico cimitero, vagherebbe il fantasma di un monaco ucciso durante la rivoluzione del 1917. I sospetti sono tanti che Dmitry Gayev, direttore della metropolitana, ha dovuto far affiggere dei cartelli che rassicurano i viaggiatori.
FONTE-->http://spazioinfinito.forumfree.it/?t=68964712

FREMANTLE PRISON - AUSTRALIA


La Fremantle Prison ha chius come penitenziario regolare di recente, nel 1991, una cosa difficile da immaginare mentre camminate intorno ai giardini pavimentati dell’edificio e date un’occhiata alle sbarre d’acciaio su tutte le finestre. Costruito dai carcerati tra il1852 e il 1859, è attualmente l’unico sito patrimonio UNESCO presente in Western Australia. Potete esplorare la prigione alla luce inquietante delle torce ma, anche se non mancano certo le storie di fantasmi, in questo caso l’attenzione dei tour serali si concentra sulla storia. Il manager Luke Donegan dice che: “L’idea è quella di dare alle persone il senso di come deve essere stato per i carcerati.
Raccontiamo ai visitatori le vere storie di alcuni detenuti e si tratta di storie davvero tragiche e tristi alle volte, tanto che spesso i visitatori se ne vanno sopraffatti dal dispiacere”. Non c’è nessuna promessa di avvistamenti di fantasmi o di manifestazione di attività paranormali mentre vi aggirate attorno al blocco principale o le celle di isolamento ma la visita al palo per le frustate, alla forca e all’obitorio raggeleranno anche l’animo più ardente. “I nostri tour possono spaventare tutti quanti senza la necessità di raccontare storie di fantasmi” promette Donegan. Se non vi interessa spaventarvi, optate per un tour dei sotterranei della prigione. Munitevi di elmetto e di lampada per esplorare i labirintici cunicoli creati dal duro lavoro dei prigionieri.
La prigione è stata chiusa nel 1991 dopo 136 anni di attività. Ma è ancora popolata dai fantasmi di chi morì fra le sue mura.
FONTE-->http://spazioinfinito.forumfree.it/?t=68964712
http://www.portaleaustralia.com/i-luoghi-piu-terrificanti-…/

Dulce, Una base inquietante


Nel sottosuolo nei pressi di Dulce (New Mexico) , vi sarebbe una base, le cui funzionalità restano ignote si presume pero si tratti di alieni.
Nell'estate del 1979, nel New Mexico, furono trovati morti e mutilati molti capi di bestiame da un noto uomo d'affari ed esperto d'informatica di Albuquerque, tale Paul Bennewitz; la cosa che incuriosi Bennewitz furono le modalità anomale della morte di quegli animali, in seguito con l'ausilio di alcuni zoologi arrivo a capire che la morte non era stata causata da un normale predatore. Il primo aspetto che sorprese Beennewitz fu l'insolito numero di avvistamenti Ufo nell' area in cui si verificarono le mutilazioni. Data la sua ampia conoscenza di informatica inizio ad intercettare le comunicazioni radio della zona;tramite una tracciatura delle fonti di origine, Bennewitz si rese conto che le trasmissioni provenivano da una zona situata sottoterra, nei pressi della cittadina di Dulce. Concentrando le ricerche nei pressi di Dulce, lo scenario che emerse agli occhi di Bennewitz fu sconcertante:l'installazione sottorranea comunicava con gli Ufo in cielo, i quali avevano accesso alla medesima base situata nel sottosuolo di Dulce.
Proseguendo nelle sue ricerche l'imprenditore Americano fu inoltre in grado di tracciare le frequenze con cui entità aliene avrebbero tenuto sotto controllo alcune persone, tramite dei microchip di controllo che gli erano stati inseriti precedentemente. Continuando le indagini e continuando a seguire le frequenze radio provenienti dalla base di Dulce, Bennewitz si reco dalla signora Myrna Hassen, presunta rapita. La signora residente proprio nei pressi di Dulce, accetto di sottoporsi ad alcune sedute di ipnosi condotte dal dottor Leo Sprinkle. Durante queste sedute la signora Hassen, affermo di essere stata rapita tempo addietro insieme al figlio, e poi condotta nella base di Dulce. Proseguendo nel suo racconto Myrna affermo che quello che vide all'interno della base di Dulce, la sconvolse. Dentro la base di Dulce infatti secondo quanto riportava la testimonianza dalla donna vi erano esseri umani in stato non cosciente, conservati all'interno di grandi provette, ed anche alieni con una testa molto grande, che rientravano nei canoni dell'alieno grigio. Nei mesi successivi alla testimonianza della signora Hassen, Bennewitz continuo ad intercettare le comunicazioni provenienti dalla base di Dulce; una di queste intercettazioni radiofoniche faceva presumere che all'interno della base di Dulce, fosse avvenuto uno scontro a fuoco tra personale militare Americane ed entità aliene.
Il 28 Ottobre 1980 (come risulta dal rapporto ufficiale redatto dal Maggiore Thomas Cseh) il signor Bennewitz, decise di mostrare le sue scoperte sulla base sotterranea di Dulce, all'ufficio indagini Speciali della base aerea di Kirtland. La risposta fornita a Bennewitz fu che non era possibile stabilire, se tali oggetti volanti non identificati e le intercettazioni radiofoniche provenienti dalla base di Dulce, rappresentassero una vera minaccia. Successivamente Bennewitz contatto,Harrison Schmitt all'epoca senatore del New Mexico,il quale inoltro una richiesta ufficiale, sui motivi per cui le ricerche sulla base sotterranea di Dulce non fossero state oggetto di ulteriori indagini.
Negli anni successivi alla vicenda dei mancati approfondimenti sulla base di Dulce, da parte del governo, Bennewitz si ritiro dalla scena, probabilmente oltraggiato dall'atteggiamento ostruzionistico e di disinformazione operato nei suoi confronti, nel corso della quale gli venne fornito materiale falso, in merito alla base di Dulce,per sviarlo dalla sua indagine.
Nel 1987 la vicenda della base di Dulce, vide emergere nuovi elementi. Thomas Costello,ex membro dell'Aeronautica, rilascio alcune dichiarazioni nelle quali affermava di aver lavorato come addetto alla sicurezza nella base di Dulce, proprio in quegli anni,affermando che nel 1979 aveva rischiato di perdere la vita nel corso di uno scontro a fuoco con alcuni alieni. Queste dichiarazioni confermarono quanto in precedenza Bennewitz affermava e riportava nella sua documentazione di indagini. Costello non si limito a fornire la sola testimonianza, ma allego ad essa circa una trentina tra video e foto provenienti dalla base di Dulce. Stando sempre alla documentazione e alla testimonianza fornita dall'ex addetto alla sicurezza,nella base di Dulce verrebbero condotti degli esperimenti genetici per la creazione di ibridi umano-alieni. Inoltre,la stessa base di Dulce vedrebbe la collaborazione tra membri del governo degli Stati Uniti d'America ed entità aliene; tutto questo consentirebbe al governo americano di sfruttare la tecnologia aliena ed agli extraterrestri di condurre esperimenti genetici su animali ed esseri umani. Nel corso degli anni, anche altri membri facenti parte dello staff della base di Dulce hanno rilasciato dichiarazioni, che affermano la presenza di collaborazione fra governo Americano ed entità aliene,uno di questi è l'ormai defunto ingegnere Phil Scheneider, che in quegli anni quando furono presentate le registrazioni di Bennewitz lavorava presso la base di Dulce. Sempre Scheneider affermo, come Costello in precedenza, di aver assistito ad un conflitto a fuoco tra alieni ed umani all'interno della base. Analizzando con attenzione questa particolare vicenda, può sicuramente apparire quantomeno controverso ed incredibile credere a tutto ciò. Comunque è altrettanto vero che vi sono dei punti fermi nella controversa vicenda della base di Dulce. innanzi tutto le numerose mutilazioni animali anomale, cosi come i numerosissimi avvistamenti ufo rilevati nei pressi di Dulce. Tutti questi elementi sono assolutamente reali e provati. Proseguendo per quanto riguarda sull'effettiva presenza di una base umano-aliena nei pressi di Dulce, numerose sono le dichiarazioni di persone che hanno prestato il loro operato all'interno della struttura,che probabilmente é costruita nel sottosuolo. In definitiva: molte sono le fonti che fanno presupporre all'esistenza della base di Dulce, tuttavia mancano prove schiaccianti che ne provino la reale esistenza e l'effettivo operato,occorre continuare a cercare affinché si possa comprendere, cosa effettivamente accade nei pressi di quest'area misteriosa.

fonte-->http://www.misteridelmondo.it/…/dulce-una-base-inquietante.…

Misteriosa cripta alle Barbados


Molte sono le storie che circolano sui misteri che avvolgono i Caraibi. Uno di questi misteriosi eventi è sicuramente quello che vede protagonista le isole Barbados e la sua diabolica Cripta...
Il 9 agosto 1812 la bara dell'onorevole Thomas Chase, uno schiavista delle isole caraibiche Barbados, veniva fatta scendere nella cripta di famiglia.
Appena scostata la grande lastra marmorea che chiudeva la tomba, la luce delle fiaccole illuminò qualcosa di strano. Una delle tre bare già contenute nella camera sepolcrale era rovesciata. Un'altra, quella di un bambino, giaceva sottosopra in un angolo. Appariva a tutti ovvio che la cripta era stata profanata. Eppure, a ben guardare, non c'era alcun segno di manomissione. Rimessi i sepolcri al loro posto, la tomba era stata accuratamente richiusa. Quando la notizia si diffuse, la gente del posto non ebbe dubbi: erano stati certamente gli schiavi neri a combinare quel pandemonio, dal momento che Chase e la sua famiglia non meritavano altro, crudeli e senza scrupolo com'erano. Non per nulla, la terza delle tombe già presenti nella cripta era quella della figlia di Chase, Dorcas Chase, suicidatasi solo un mese prima per sottrarsi, si mormorava, alla brutale violenza del padre.La cripta delle Barbados venne sigillata nuovamente tutto venne rimesso a posto. Poco tempo dopo la Cripta fu trovata nuovamente aperta, con molte cose messe fuori posto. La particolarità che ancora una volta destava sospetto era che: le grandi lastre di marmo della cripta, erano state cementate e non vi era traccia di effrazione. Una delle bare quella della signora Thomazina Goddard, la prima a essere stata introdotta nella cripta, aveva tutte le tavole scompaginate, come se qualcuno si fosse accanito con una violenza estrema. Per far fronte temporaneamente alla situazione, le assi di legno erano state rimesse insieme con delle corde; e la bara appoggiata contro una parete. La storia a dir poco inquietante, in breve tempo aveva già fatto il giro delle isole limitrofe alle Barbados. In breve tempo tutta la comunità, ed il reverendo Thomas Orderson, si trovarono al centro della preoccupazione popolare. il reverendo si mostrava alquanto intransigente, a chi lo interrogava senza morbosità, raccontava che, essendo pure lui ansioso di risolvere il singolare mistero. I rilevamenti effettuati in seguito sulla cripta non mostravano segni di forzatura, si penso quindi ad un passaggio segreto per accedervi. Non solo non esisteva alcun passaggio segreto, ma sia le pareti che il pavimento e il soffitto, risultavano ben scavati nella roccia calcarea. Iniziarono a circolare numerose teorie su questo macabro posto, che la cripta fosse maledetta e che in essa agissero forze di ordine soprannaturale.
Successivamente toccò alla signora Thomazina Clarke essere introdotta nel sepolcro, ben rinchiusa in una bella cassa di prezioso legno di cedro. Per rimuovere l'abbondante cemento che sigillava la porta d'ingresso ci volle un bel po' di tempo, ma anche una volta rimosso la porta non voleva saperne di schiudersi. Immediatamente dietro, infatti, stava appoggiata la bara di Thomas Chase, che l'ultima volta in cui si era scesi nella cripta era stata sistemata a buona distanza. Anche tutti gli altri sacelli erano stati violati, con la sola eccezione della bara della signora Goddard, quella tenuta insieme con delle funi. Prova ulteriore che non si poteva comunque parlare di inondazione, perché altrimenti non si sarebbe potuto spiegare come mai pesanti sarcofaghi di pietra avessero potuto galleggiare sull'acqua e una bara di legno no. Tuttavia, una spiegazione, diciamo così, soprannaturale potrebbe essere l'unica in grado di dare ragione del mistero. Correva voce presso la gente, che lo strano fenomeno aveva incominciato a manifestarsi solo dopo che nella tomba di famiglia era stata deposta una donna che si era suicidata. Stando alla teoria soprannaturale, le anime delle altre persone sepolte non l'avrebbero accettata: da qui i continui sconvolgimenti. Certo, si tratta di un'ipotesi che suona per lo meno azzardata, ma resta ancora oggi l'unica disponibile, in qualche modo accreditata; visto che nessuno ancora dopo tutto questo tempo sia riuscito a risolvere il mistero della cripta delle Barbados.

fonte-->http://www.misteridelmondo.it/…/misteriosa-cripta-alle-barb…

Gonjiam in Sud Corea.

Queste foto scattate da Sarah DeRemer, sono di un ospedale psichiatrico abbandonato chiamato Gonjiam in Sud Corea. L’ospedale, chiuso anni fa, è considerato uno dei posti al mondo più infestato dai fantasmi, e anche se non credete agli spiriti questo posto vi farà venire i brividi lungo la spina dorsale.
L’edificio fu abbandonato a metà degli anni 90, e da quella volta è rimasto completamente chiuso al pubblico. Tuttavia, grazie alla sua inquietante storia e alla sua sinistra apparenza, circa un migliaio di persone entrano abusivamente all’interno dell’edificio alla ricerca di fantasmi e spirti.
Nonostante il suo stato di abbandono, l’ospedale è rimasto completamente funzionante fino al 1995, pieno di pazienti, dottori e infermiere.
Leggenda vuole che il proprietario, presumibilmente pazzo a sua volta, trattasse i pazienti come suoi prigionieri.
Si dice che l’ospedale fu chiuso nel 1996, quando il proprietario scappò negli Stati Uniti a seguito di una visita governativa, venuta ad investigare a seguito di numerosi pazienti misteriosamente ritrovati morti senza alcuna spiegazione.
Da quando la struttura è stata abbandonata la natura ha fatto il suo corso, nonostante le stanze siano state lasciate piene di mobili, vestiti, e fascicoli medici.
L’edificio è tuttora completO di macchinari arrugginiti, materiali ospedalieri, spazzatura, materassi luridi, aggiungendo un ulteriore tocco sinistro alla sua già pessima reputazione.
Secondo la legganda locale, i pazienti ricovertati in questo ospedale hanno iniziato a morire misteriosamente una decina di anni fa, costringendo così la sua chiusura.
L’opedale Psichiatrico Gonjiam è ritenuto uno dei luoghi più terrificanti della Corea del Sud insieme alla casa stregata di Youngdeok e il Neulbom Garden, un ex ristorante, dove si dice che si possono udire i rumori di qualcuno che lava i piatti in cucina.
fonte-->http://naturalis-expeditions.blogspot.it/…/i-13-luoghi-piu-…
http://naturalis-expeditions.blogspot.it/…/i-13-luoghi-piu-…




















Questa luminosa, ma strana, casa gialla abbandonata

Una miniera fredda e desolata nel Galles

Africa

Dune di sabbia che hanno invaso delle case nel sud della Namibia in
Africa
fonte-->http://www.incredibilia.it/luoghi-abbandonati/

Il Castello di Rivarolo Canavese – Piemonte


Il castello di Malgrà si trova a Rivarolo Canavese in provincia di Torino.
All’interno del castello di Rivarolo Canavese, detto di “Malgrà”, vaga senza pace il fantasma di una giovane donna, fatta assassinare dal marito. Lo stesso riferì di vedere lo spettro della moglie che gli mostrava la gola squarciata e, preso dalla disperazione e dal rimorso, infine si suicidò. Molte persone hanno riferito di aver visto l’anima dell’assassinata aggirarsi di notte nei dintorni del castello. Abito insanguinato e occhi sbarrati: è così che si presenterebbe il fantasma della donna. Certe notti è possibile udire urla di angoscia, rumori, cigolii e passi furtivi. La giovane passeggia per i vialetti senza sosta, per poi scomparire alle prime luci dell’alba.

La denominazione “Malgrà” deriva (secondo la leggenda) dal fatto che il castello fu costruito “malgrado” l’opposizione dei Valperga antagonisti dei San Martino. Questa leggenda però riflette la realtà del periodo storico. In quel tempo infatti infuriavano le lotte tra le due famiglie rivali, una di parte guelfa (i Conti di San Martino) e l’altra di parte ghibellina (la famiglia Valperga).
fonte-->http://blog.edreams.it/vacanze-ville-e-castelli-stregati-i…/
http://www.diarionet.info/viaggio-tra-le-dimore-dei-fantas…/