Le case dei fantasmi

Le case dei fantasmi

lunedì 31 agosto 2015

Borley Rectory


Quando si parla di luoghi infestati da fantasmi e poltergeist, uno dei primi a essere citati è certamente la Canonica di Borley, in Inghilterra.
Fu indagata dal celebre “cacciatore di fantasmi” Harry Price e si diceva succedessero fenomeni di ogni tipo. Ma è proprio questa la verità?
Il Borley Rectory fu innalzato nel 1863 a opera del reverendo H.D. Ellis Bull: lui e i suoi discendenti vi abitarono fino al 1927 prima di lasciare la grande canonica, formata da ben 11 camere da letto, al reverendo Guy Smith. Il nuovo proprietario abitò la dimora insieme a sua moglie per meno di un anno e pare che già in quel periodo il Borley Rectory fosse ritenuto infestato dagli spiriti. Il primo studioso a occuparsi della grande casa fu Harry Price, un famoso ricercatore di parapsicologia in quel periodo. Le sue ricerche però si interruppero quando il reverendo Smith e sua moglie decisero di trasferirsi altrove.
Il proprietario successivo fu un altro reverendo, l'anziano Lionel Foyster: andò ad abitarvi insieme a Marianne, la sua giovane moglie, intorno al 1930. Le prime documentazioni scritte che si hanno dei fenomeni paranormali che avvenivano all'interno del Borley Rectory si devono proprio a lui perché aveva l'abitudine di annotare minuziosamente nel suo diario tutti i fatti più strani. Tra questi c'erano manifestazioni di ogni tipo: libri e grandi massi che volavano per casa, campanelli che suonavano autonomamente, getti d'acqua e rumori improvvisi, oggetti spariti e riapparsi a distanza di tempo e così via. Stanco di quanto stava accadendo pare che il reverendo abbia persino tentato un esorcismo rimasto senza esiti. Tra gli eventi più eclatanti, l'avvistamento da parte di sua moglie di una grande figura scura dall'aspetto simile a quella di un pipistrello gigantesco e, con il trascorrere del tempo, la comparsa di strane scritte sui muri imploranti preghiere, aiuto e messe. Tutto ciò fece fuggire anche i Foyster ma la casa non rimase disabitata a lungo.
Nel 1937 Harry Price ebbe la possibilità di compiere indagini più approfondite. Lo studioso, in particolare, decise di farvi risiedere a turno 48 investigatori per cercare di vederci chiaro. Lo stesso, infatti, era stato informato in merito a un'antica leggenda risalente al periodo della costruzione del Borley Rectory. Pare che fosse stato realizzato, infatti, sui resti di un antico monastero all'interno del quale viveva anche una monaca invaghitasi di un giovane cocchiere del posto. Pare che il giovane ricambiasse i suoi sentimenti e con l'aiuto di un frate sembra che i due avessero deciso di scappare. La notte stabilita pare che il frate li abbia fatti salire su una carrozza improvvisamente bloccata da qualcuno che aveva scoperto tutto e dato l'allarme. Secondo la leggenda il giovane cocchiere e il frate furono brutalmente assassinati dopo un processo sommario e si racconta che la suora sia stata murata viva all'interno del monastero. Lo studioso Harry Price, inoltre, pare avrebbe raccolto anche numerose testimonianze di persone che avrebbero affermato di aver visto il fantasma della suora percorrere con la testa china un viottolo posto al limitare del bosco retrostante il Borley Rectory appena dopo il tramonto. La leggenda e i racconti spingono lo studioso a ricorrere a una medium che, attraverso una serie di sedute, riesce a mettersi in contatto con lo spirito di Maria Lairre, una monaca francese vissuta nel XVII secolo.
Le indagini di Price si interrompono nuovamente in seguito all'acquisto del Borley Rectory da parte del capitano W.E Gregson e nel 1939 un incendio doloso rade al suolo la struttura. Trascorsero degli anni ma Harry Price non dimenticò la storia della monaca e quella del Borley Rectory: nel 1943 ebbe il permesso di avviare degli scavi in zona. I suoi collaboratori riuscirono a riportare alla luce i resti di un osso parietale e una mandibola con 5 denti ancora ben conservati. Dalle analisi condotte emerse che quei resti erano appartenuti a una giovane donna; forse la monaca della leggenda. Da studi approfonditi condotti nel 1938, però, emerse che il Borley Rectory non era stato costruito sui resti di un monastero ma sul terreno all'interno del quale erano state sepolte le vittime di un'epidemia di peste avvenuta nel XVII secolo ipotesi avvalorata dal ritrovamento di altre ossa umane.
fonte-->http://www.visitbritain.com/…/He…/Top-10-most-haunted-places
http://fantasmiinfuga.blogspot.it/…/poltergeist-la-storia-d…
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